La mia esperienza 3
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I pazienti nel loro percorso terapeutico utilizzano la Terapia Neurosensoriale come acceleratore dei processi terapeutici. Qui di seguito alcune testimonianze della loro prima seduta.
Le testimonianze sono firmate con l'iniziale del nome e l'età al momento della stesura del testo.
C. 48
Come prima sensazione perdita di consistenza del corpo, accompagnata da formicolio. Sono in una grotta, una caverna, sento odore di terra, poi arrivano sottilissimi raggi di luce, mi incuriosisco e mi proietto all’esterno della caverna da cui mi vedo sul dorso di un elefante che fa parte di una carovana che si dirige alla mia destra; mi chiedo dove sto andando, contemporaneamente compare una donna che ricorre spesso nei miei sogni, che batte le mani e dà il ritmo. Mi ritrovo in un flusso, non ho peso né forma, ne faccio parte e mi lascio trasportare senza chiedermi nulla. A livello fisico è aumentato il dolore all’occhio destro che di solito precede l’emicrania, più una fitta sempre sul lato destro all’inguine.
M. 56
E’ stata un’esperienza che mi ha creato momenti di angoscia, i suoni mi sono sembrati pungenti e disarmonici. Immaginavo delle stanze buie con la paura che dovesse accadere qualche cosa di brutto, collegando il fatto che la frequenza è la medesima del momento della nascita ho pensato a quando ero piccola e ho ricordato il paese Broni dove ho passato parecchi mesi della mia infanzia con mia nonna e mia zia e dove siamo sempre tornati nei fine settimana con i miei genitori. E dove ancora oggi, anche se raramente, torno con piacere. Del periodo attuale non mi è venuto in mente nulla. Nonostante i rumori fastidiosi che sentivo, sono stata sempre molto vigile e non sono riuscita a lasciarmi andare; dev’essere sempre tutto sotto il mio controllo. Forse, sapendo che il “piano armonico” fa riprovare le sensazioni/frequenze del momento della nascita ho ripensato al passato, forse alla ricerca di qualche cosa che mi avvicinasse a mia mamma (proprio ieri sono 19 anni che è stata male e dopo qualche mese è mancata). Di fatto ho avuto sensazioni tristi e angoscianti.
P. 54
Fisicamente ho sentito l’energia scorrere in tutto il corpo, fermarsi in punti particolari quali schiena, addome, testa per poi scorrere nuovamente dandomi benessere totale. Per quanto riguarda l’aspetto emozionale ho provato una profondissima serenità, pace ed armonia, come se fossi dentro il mio nucleo. Tutto è armonico e radioso, tutto è amore. Ogni situazione mia ed altrui sono destinate al meglio. In seguito ho visualizzato dei cerchi e dei triangoli posti gli uni dentro gli altri, alcuni giravano su stessi, altri erano fermi. Lo sfondo era scuro, ma i cerchi e i triangoli erano di luce. Il guardarmi mi ha dato serenità, senso di protezione e armonia.
L. 56
Positiva. Ho percepito una sensazione di benessere, di immersione in un luogo familiare, non ostile, fuori da dimensioni di spazio e tempo. Accogliente come un involucro, ma senza confini delimitati. Progressivamente i pensieri si sono fatti leggeri e rarefatti. Il corpo ha ricevuto le vibrazioni e si è lasciato attraversare.
A. 28
Imbarazzo, rigidità e diffidenza sono le prime sensazioni che ho avuto. Anche il suono era sgradevole e il mio corpo sul piano armonico impacciato. Quando è così la sensazione è di volersi strappare la pelle di dosso, ho fastidio di me stessa per tutto quello che provo e così è stato anche questa volta. Delusa da me stessa mi è venuto da piangere. Poi mi sono lasciata un po’ andare e mi sono “addormentata”. In questa condizione non sentivo più il malessere verso me stessa, ma non vedevo l’ora che finisse, era tutto sgradevole. Il piano armonico rigido sotto il mio sedere, il suono, la vibrazione, la presenza di una persona che stava “a guardarmi” e a cercare di fare qualcosa per me. Poi mi sono alzata, scombussolata e contenta che fosse finito. L’ultimo momento è stato gradevole, gli ultimi “accordi” più dolci e le ultime vibrazioni, tremavo molto e mi veniva da piangere. Poco dopo mi sono ripresa. Ora sto bene, cioè normale. Né bene né male.
M. 26
Mi sento un po’ confuso e non sono sicuro di riordinare le idee. Inizialmente ho fatto un po’ fatica a rilassarmi perché dalla spiegazione ho capito che fosse importante farlo. Dunque era come cercassi di rilassarmi, ma il tentativo di farlo in realtà mi tenesse desto. In questa fase ho avuto pensieri e immaginazioni abbastanza futili, ho pensato ad esempio che il suono richiamasse molto alle sonorità dei templi orientali tibetani e buddisti. Poi che il piano sembrava quello della risonanza magnetica. Poi ancora ad una voragine in un terreno roccioso da cui arrivavano dei suoni viscerali della terra. Dopo un po’ ho sentito come una sensazione di intorpidimento agli avambracci e ai polpacci e in contemporanea la sensazione di dolore/angoscia che mi prende il centro del petto. La stessa sensazione che provo quando dormo o sono nel dormiveglia, praticamente quasi tutte le notti, e che mi disturba molto il sonno e il ritmo dormi/veglia. L’intensità è stata marcata, ma non ha raggiunto i picchi peggiori o di quando mi prende la sensazione di paralisi nel sonno. A questo punto il ricordo è meno nitido, ho immagini legate alla mia ossessione, per esempio che un mio conoscente mi avrebbe confidato di essere omosex. Sento leggermente la sensazione prostatica che spesso mi viene e che cerco di controllare o sopprimere; è spontanea, ma ogni volta che viene genera il panico, anche se dormo profondamente. Non ricordo altro, mi pare che dopo poco la seduta sia finita ma non saprei se e quanto tempo sia passato. Tornando su ho sentito un improvviso attacco di angoscia, apparentemente immotivato perché non pensavo a niente.
G. 33
Ho immediatamente avvertito inquietudine, una forte sensazione di paura e disagio, il tutto collegato all’immagine di una donna vestita a lutto, abiti di un tempo passato, lontano. A seguire la breve “visione” di una tribù precolombiana impegnata in un ballo in cerchio. Altra immagine, ancora in un passato lontano, di un giovane ragazzo, forse adolescente, a capo di una rivolta a sostegno dei propri diritti, combatteva la fame e la povertà. Sentivo freddo e nei momenti in cui l’arpeggio veniva sospeso “tornavo” con le immagini mentali a momenti legati alla mia quotidianità, la normale amministrazione di un giorno qualunque. Il suono “della campana” è stato da me associato ad un suono di morte, cupo, denso, intenso, nero. Poi immagini quasi vorticose, ma positive e disparate; un ragazzo biondo che si rivolgeva a me in lingua inglese, quando la vibrazione ha ripreso intensità ho visualizzato una ballerina di danza classica, in un delicato tutù color pesca, esibirsi sul palco di un teatro (sfondo di un rosso caldo ed intenso), in una serie velocissima di piroette precise e leggere, forse nervose.
A. 47
Non la definirei né piacevole né armonica (ma neanche il contrario), ma particolare e diversa da quanto provato prima. Il tempo è volato ma dopo un momento iniziale in cui le vibrazioni si distribuivano in tutto il corpo in modo “piacevole”. Il corpo è diventato “leggero” e ho avuto la sensazione di non essere a contatto con il piano, ma leggermente sollevata, unico punto di contatto la nuca: tutto il peso era lì e la sensazione era dolorosa, al limite della sopportazione. Poi le vibrazioni erano solo a destra. Ora ricordo di aver visualizzato, quando il ritmo e l’intensità sono aumentate, un leone che insegue uno springbok, oltre, verso la fine, ad alcune scene di un cartone visto ieri sera. Un pensiero ho avuto su “quanto poco mi piace mia madre” e per associazione di idee ho pensato che in realtà non mi piace nessuno, non solo lei.
I. 24
Inizia con una sensazione di inquietudine, di costrizione generalizzata, come se ci fosse un pericolo in lontananza che pian piano si sta avvicinando. Segue un periodo di rilassamento come se il pericolo non esistesse più o che fosse solo qualcosa di lontano e di poca importanza, anzi sembra che il rumore e la vibrazione riescano ad infondere forza. Al suono e la vibrazione più forte e improvvisa c’è uno spavento, come se il pericolo fosse stato dietro di me, vicino, ma che passa rapidamente così come è arrivato. Segue rilassamento, quasi ad arrivare ad assopirsi.
J. 34
Alternavo stati di rilassatezza e spensieratezza mentale quando l'operatore sfregava docilmente le corde del piano armonico e stati invece di grande irrequietezza, malinconia, tristezza quando le corde venivano sfregate con maggiore intensità e velocità. Al termine della seduta è aumentato il senso di tristezza vuoto esistenziale, paura dell'abbandono. A livello fisico è subentrato un mal di testa, senso di nausea, pesantezza all'altezza del cuore. A tratti mi sentivo anche molto rilassata, come in pace, più leggera. Ho percepito soprattutto la paura del rifiuto, dell'abbandono, del sentirmi inadeguata e per questo non voluta, non amata, ma sono le paure che vivo quotidianamente. Nell'insieme l'esperienza è stata comunque positiva. Mi sono sentita molto "vicina" alla mia anima, alla mia parte più recondita quasi, oserei dire, più sicura di me stessa. Le vibrazioni erano più intense al livello del cuore, del viso e delle braccia.
E. 28
La prima vibrazione percepita mi ha quasi spaventato e l’ho associata ad un tuono che preannuncia un temporale estivo. Nei primi 5/10 minuti successivi ho percepito principalmente le vibrazioni in tutto il corpo. Successivamente una prima immagine mi si è presentata: un bambino in fasce sul bordo di un torrente. Per un attimo ho visto anche l’immagine di mio nonno paterno e di mia madre. In seguito i miei occhi hanno iniziato a lacrimare e ho percepito una fortissima energia a livello delle gambe e delle braccia. I miei arti superiori hanno iniziato a tremare come se volessero far uscire dal corpo tutta quella energia. Ho poi percepito un sapore amaro in gola (nella mia mente ho pensato di associarlo ad un problema di alitosi, fobia che mi ha sempre accompagnato negli anni della mia adolescenza). Infine ho intravisto la figura di un lupo che mi fissava per poi scomparire in un bosco. La mia attenzione si è poi spostata sulla figura di un gufo. Entrambi gli animali vagavano liberi in un bosco nel pieno della notte. Il primo pensiero associato a questi animali è stato quello della solitudine. Finita la seduta ho provato un giramento di testa leggero. (L’unico dolore fisico è stato percepito a livello della cassa toracica).
M. 39
Esperienza molto piacevole. L’ho sentita subito nel bacino e nella zona genitale, come qualcosa che si schiudeva pian piano e mi dava brividi di piacere fino a raggiungere uno stato di eccitazione. Questa sensazione mi ha accompagnata per tutto il tempo e si è espansa anche a tutto l’intestino e lo stomaco. Poi la vibrazione si è spostata nella gola e mi sembrava facesse dei cerchi dentro la trachea, voleva salire su verso la testa, ma non è riuscita. Avevo la sensazione di partecipare a un rituale magico, in una caverna situata in un posto esotico e misterioso. Quando mi sono alzata mi sentivo un po’ come ubriaca e con la testa leggera. Dentro di me era tutto buio, ma non era un buio pauroso, era un buio morbido e denso, ricco di possibilità e di misteri da svelare.
P. 67
Il primo contatto, comunque gradevole con il calore del legno, è stato (purtroppo) fonte di accentuazione dei miei limiti fisici dovuti all’artrosi lombosacrale. Poi però la meravigliosa sequenza di vibrazioni e di suoni mi ha avvolta e, dopo qualche aggiustamento di posizione, ho potuto godere di attimi di assoluto benessere fisico. La mia mente è volata a ciò che ho di più caro, i miei figli, ed a una mia passione rimasta sopita: la danza. Ho ricordato un saggio di danza classica delle mie figlie; e di un valzer ballato tanto tempo fa con mio figlio. Per qualche momento ho anche percepito le onde del mare frangersi sugli scogli. Il mio mare ligure al quale torno ogni anno almeno una volta.
M. 56
Molte sensazioni fisiche, brividi soprattutto nella parte alta del corpo (collo e testa), una sensazione di calore a tutto il viso, un dolore sordo e diffuso allo stomaco e al ventre, due zone per me delicate e problematiche. A un certo punto ho iniziato a sentire come dei piccoli micro-movimenti interni, soprattutto nel collo, che sembrava ruotare da una parte all’altra come se qualcun lo muovesse, ma erano movimenti involontari. L’impressione era che il mio corpo trovasse dei piccoli adattamenti di postura senza il mio intervento cosciente. In assenza totale di pensieri, tutta l’attenzione si è spontaneamente concentrata sul corpo. Ciononostante mi sembrava di non avere più un corpo...sensazione molto particolare. All’indicazione di riprendere contatto con la stanza il desiderio di restare in quello stato di completo e lucido rilassamento mi ha impedito di muovermi per qualche minuto. Anche la parola non sembrava voler sortire dalla mia bocca, a fatica ho iniziato a descrivere l’esperienza, ma avrei voluto continuare a fluttuare in quello stato molto piacevole di calma. L’effetto di calma e di pace, unita a un’insolita lucidità di pensiero è continuata per tutto il resto della giornata. La sera mi sono resa conto che il mio stato d’animo era cambiato, mi sentivo gioiosa e particolarmente giocosa, ma soprattutto la mia energia fisica era molto forte, avevo voglia di fare cose creative...suonare, dipingere... Oggi, giorno successivo alla seduta, l’energia fisica e lo stato di leggerezza mentale e di gioia perdurano, insieme a una lucidità mentale che mi permette di fare cose senza sforzo, naturalmente e spontaneamente.
E. 58
Inizialmente ho avvertito un forte nodo alla gola, desiderio di piangere e la sensazione di trovarmi in una stanza dalla quale non era possibile uscire ed io che disperatamente cercavo una via di fuga. Di tanto in tanto, in lontananza sentivo il suono di campane tibetane ed uno scroscio d’acqua, ancor di più volevo uscire per andare verso quel suono. Poi la rassegnazione o adattamento ed infine, al termine del suono che era sempre fastidioso, il riverbero mi avvolgeva in modo piacevole, facendomi sentire sensazioni di calore piacevole. Inoltre visualizzavo anche una danza dapprima ossessiva ed infine fluttuante.
M. 47
A livello fisico ho percepito un punto dell’orecchio sinistro e una “rigidità” in tutta la parte sinistra del corpo. Su altri livelli l’esperienza è stata: “rinvigorente” è come prendere una boccata d’ossigeno. Ho rivissuto un momento traumatico della mia vita ma provando solo un profondo senso di pace come fosse una “riappacificazione”. Ricordo degli occhi di una civetta e un tunnel davanti a me fatto di un “turbinio” di stelle. E una lotta con la mia mente che mi impediva di lasciarmi andare del tutto. Questo sento sia il limite il confine, il non riuscire a varcare la soglia, perdere il controllo e lasciarsi andare per paura dell’ignoto.
M. 37
Strana ma bella. All’inizio guidato dalla voce della “musicista” ho pensato a tutti i miei problemi: lutto, salute, lavoro ecc. Poi dopo che questo vento caldo li ha spazzati via sono comparsi spazi aperti e arti marziali delle quali sono appassionato (campi verdi, un monastero ecc.). Mi sono apparse persone e luoghi conosciuti, famigliari, amici. Quello che mi ha colpito di più è che la mia immaginazione mi ha portato a vedere un albero che si muoveva (enorme) e che a poco a poco diventava un’esplosione tipo bomba atomica, seguita dal viso di una bambina con capelli ricci che sembrava rilassata dopo l’esplosione appena avvenuta. Fisicamente ho avvertito delle vibrazioni marcate al braccio destro, alla gamba destra e alle tempie. Erano comunque assenti i dolori che mi porto dietro sia al nervo, che ho da anni, sia allo stomaco che ho da poco tempo.
L. 18
Ho provato un senso di caduta verso la parte destra con tutto il corpo mentre la testa si muoveva da sola e il respiro non era più regolare come all’inizio. Non ho avuto momenti di felicità, ma sempre solo negatività. Mi domandavo il perché fossi lì e dicevo dentro di me “non guarirò, voglio farla finita”! All’inizio ho notato particolarmente un senso prima di “leggerezza” (come se non avessi avuto nulla sotto) e poi di caduta continuando poi a pensare a come poterla far finita e alla mia non possibile guarigione. Ricordo una scena, durata poco, in cui io ero sdraiato su un lettino in spiaggia ed un mio “amico” (colui che era con me la sera che poi ha dato via al mio malessere) venne verso di me e mi toccò, come se volesse svegliarmi. Continuavo a pensare a “tutti” i momenti brutti che sto passando ed ancora ora, dopo che la seduta è finita e mentre scrivo la relazione, porto dentro di me un senso di vuoto e nessuna speranza. La voglia che ho di piangere è abbastanza sentita. Continua il giramento di testa e la paura che nulla vada bene, che sia la fine. [Verso il primo quarto della seduta ho avuto quasi paura a togliermi la maschera che la dottoressa fosse andata via e che mi avesse lasciato solo mentre l’arpa suonava in automatico].
E. 14
All’inizio della seduta ho provato degli “spasmi” leggeri sulle braccia e più forti sulle gambe. In più ho sentito (molto strano) come se qualcuno mi facesse il solletico e mi mettesse le dita nell’ombelico. Dopo i primi 5 minuti ho iniziato a sentire dei movimenti (non spasmi) che comprendevano la fronte, su questa ho sentito come se le vene si spostassero per far cadere la mascherina che avevo (che alla fine è caduta). Dopo ciò ho iniziato ad avere delle visioni sotto forma di ombre; ho visto inizialmente (come se fossi sul fondo del mare) le onde, o quantomeno il loro movimento. Poi, come se mi fossi spostata quasi a fior d’acqua, ho visto (in controluce) un surfer che cavalcava un’onda, o al tramonto o all’alba, perché c’era una grande luce. Dopodiché ho avuto dei flashback (alcuni preferirei evitarli essendo legati a sentimenti familiari), che hanno visto la presenza di un’amica stretta, di un familiare defunto e 2 bambini mai visti. Finiti questi, ho avuto altre visioni riguardanti sempre il mare: ho visto squali, balene bianche e leoni neri (che non c’entrano nulla con il mare). Tutti comparsi in controluce nel fondale marino. Ne ho avute altre: un occhio, un pezzo di percorso del volo Milano/Malpensa-Sidney, e un aereo esploso. Durante la seduta ho avuto momenti di brividi e di gioia. Quando essa è terminata e sono tornata a me ho provato “dolore” in alcune parti del corpo come mani e braccia. Appena alzata, mi è tornata alla mente la sensazione di quando mi trovo su una nave in tempesta (sensazione provata realmente) quindi mi sono alzata barcollando.
M. G. 50
Nel complesso positiva. Iniziale sensazione di paura, affanno. Fatica a trovare il ritmo del respiro e sensazione di tachicardia (per me assolutamente non usuale). Immagine di un bosco e di un cerbiatto spaventato. I miei pensieri non se ne sono andati con le nuvole, ma si sono dissolti. Sensazione di scendere nel profondo, di relax, di totale rilassatezza di corpo e testa per quasi tutta la durata della “vibrazione”, uno strano benessere malinconico, una specie di stato di sospensione. Fisicamente, sensazione di pelle d’oca, brividi soprattutto a spalle e braccia e per qualche minuto una vibrazione dolorosa che dall’ombelico arrivava al pube, come delle fitte in rapida successione che poi sono cessate completamente. A tratti qualche pensiero legato alla realtà (il lavoro domani, la neve che dovrò spalare stasera, ma con una rapida risoluzione spontanea). Ora discreto benessere. Vago senso di stanchezza, ma non malinconia né disagio.