Testimonianze 10
IN QUESTA AREA DEL SITO
Alcune testimonianze che raccontano storie di uomini e di donne che hanno avuto il coraggio di affrontare le proprie paure e sconfiggere il disagio, la malattia, a volte la morte.
Brevi frammenti di storie di eroi di tutti i giorni che hanno accolto l'invito a fare della propria esperienza di vita, di dolore e del lavoro insieme, uno stimolo a non arrendersi mai e a cercare, volere sempre una soluzione. Un dono a chi legge, un esempio della meravigliosa sensibilità dell'animo umano.
A loro il mio ringraziamento personale per aver voluto condividere ciò che abbiamo vissuto insieme e che nel tempo ci unisce.
Le testimonianze sono firmate con l'iniziale del nome e gli anni al momento dell'invio del testo.
INDICE - TESTIMONIANZE 10
- Endometriosi e il sogno di diventare mamma
- Schizofrenia, riprendere la vita nelle proprie mani
- Rinascita da una vita insostenibile
- Ansia e insicurezza. Un percorso d'amore verso me stesso
- Sessualità di coppia, un nuovo inizio
- Ciò che comprendi, prendi con te, ha il potere di trasformarti
- Depressione: una metamorfosi, da bruco a farfalla
- 9 anni fa sono guarita dall'endometriosi
- Salve, io sono l'ansia!
- Confusione, incubi ed emicrania: una chiave per vivere
ENDOMETRIOSI E IL SOGNO DI DIVENTARE MAMMA
Mi chiamo A., sono stata operata un anno fa di endometriosi con esito positivo, ma nonostante ciò il chirurgo mi disse che avrei potuto cercare una gravidanza solo con l’inseminazione artificiale. Dopo sei mesi dall’intervento avevo paura di non guarire da questa patologia, che mi potessero tornare quei dolori e di non poter diventare mamma. L’endometriosi, essendo anche una patologia psicosomatica, nel mio caso ha contribuito provocandomi un blocco, per via del forte desiderio durato anni di avere un figlio e quindi non volevo più assolutamente ricadere in tutto questo. Tramite una mia amica sono venuta a conoscenza del Dott. Comello; ho deciso di affidarmi e fidarmi di lui seguendo il suo percorso che mi avrebbe aiutata a non sviluppare nuovamente questa patologia. Grazie al Dott. Comello e alla tecnica dell’ipnosi, dopo tre mesi di cammino insieme, sono rimasta incinta in modo naturale. Quindi non solo la terapia mi è servita per non farmi più ritornare questa patologia, ma anche ad avere una gravidanza. L’ipnosi inoltre mi è servita molto come esperienza per affrontare meglio la quotidianità della vita. Ringrazio molto il Dott. Comello.
A. 33
SCHIZOFRENIA, RIPRENDERE LA VITA NELLE PROPRIE MANI
Nel settembre 2016 a mio figlio, allora di 21 anni, è stata diagnosticata una schizofrenia slatentizzata a causa dell’uso di stupefacenti e alcol. La somministrazione di psicofarmaci è stata immediata visto che la medicina tradizionale ricorre esclusivamente all’uso di farmaci per stabilizzare il paziente, ma sicuramente non per guarirlo. Nonostante non credessi giusta la diagnosi e tantomeno la somministrazione di psicofarmaci per farlo stare meglio ho dovuto comunque somministrarglieli quotidianamente per circa un anno. Ogni volta che gli davo la terapia prescritta vivevo dentro di me un’angoscia profonda e tremenda, mi sentivo il suo boia perché era come se gli avessi dato del veleno per ucciderlo sia fisicamente che mentalmente. Era ingrassato di più di 20 kg e aldilà del fattore estetico, che poco mi importava, si era come gonfiato, i suoi movimenti erano robotizzati, faceva faticaad esprimere i suoi pensieri e i suoi occhi erano spenti e persi nel nulla. Spesso mi diceva che non voleva più prendere i farmaci ed io con tutta onestà gli ho sempre risposto che in quella fase era necessario che li prendesse perché interrompere improvvisamente quei tipi di farmaci senza essere seguito da un medico competente sarebbe stato molto pericoloso e devastante. Nel trascorrere dell’anno non ho smesso di informarmi sui metodi di dimissione degli psicofarmaci ed eventuali centri specializzati, ma purtroppo nessuna opzione mi aveva dato sicurezza ad affidabilità sul risultato. L’anno scorso in autunno un nostro conoscente ci ha suggerito di andare ad una conferenza del Dott. Comello. Sia per l’esaustiva spiegazione sull’ipnosi che per le testimonianze fatte da persone che erano state seguite dal Dottor Comello, la sera stessa tornando a casa io e mio figlio abbiamo deciso che quello era il giusto percorso da seguire. Di lì a breve mio figlio ha iniziato le terapie con il Dott. Comello e da circa sei mesi non prende più psicofarmaci; è tranquillo, sereno, i suoi occhi risplendono nuovamente, fa progetti per il futuro e nel percorso delle terapie ha capito il motivo psicologico per cui era entrato nella spirale dell’uso di cannabis e alcol. Ogni giorno ho sotto i miei occhi la trasformazione in positivo di mio figlio, il riprendere nelle mani la sua vita e per quanto mi riguarda non vivo più in quel profondo senso di totale disperazione che mi annullava le forze fisiche e mentali. “Quando bevi acqua ricorda la fonte” è un detto cinese, naturalmente significa che quando qualcuno ci aiuta non dimentichiamolo, quindi la mia quotidiana e totale gratitudine va al Dott. Comello che con la sua professionalità e conoscenza in materia ci ha radicalmente cambiato la vita. Di tutto cuore La ringrazio Dottor Comello e mi auspico che più persone possibili possano venire a conoscenza dei risultati positivi ottenuti dalle sue terapie così da iniziare un percorso terapeutico o consigliarlo. Grazie infinite.
La mamma di T. 23
RINASCITA DA UNA VITA INSOSTENIBILE
Una sera un'amica mi parla del Dott. Comello, dell'esperienza straordinaria per i risultati ottenuti in pochi mesi dal proprio figlio autistico. Incuriosito decisi di guardare il sito del Dott. Comello e ne rimasi affascinato. Presi appuntamento per conoscerlo di persona e rimasi colpito dalla sua professionalità e fermezza, avendo chiaro che mi trovavo di fronte un uomo con cui entrai subito in sintonia. Con piena fiducia nel Dott. Comello, nel marzo 2018, cominciai a frequentare il suo studio ogni settimana, in quanto la mia vita era diventata insostenibile da diversi anni per quel mio modo di prendere tutto e tutti "di petto", per un forte senso di giustizia che mi portavo dentro fin da bambino. La rabbia che sfociava in ogni relazione era un dolore continuo, soprattutto in azienda e ha fatto traboccare la famosa goccia dal vaso. Non ne uscivo se non con le ossa rotte, a cominciare da mia madre, per arrivare ad amici e colleghi, con conseguenze psicologiche e fisiche negative per me, senza entrare in merito alle fatiche che a volte "regalavo" a moglie e figli. Notti senza quasi dormire tormentato dai "miei fallimenti" per non sapere gestire in altro modo la vita quotidiana. Con la concretezza che contraddistingue il Dott. Comello ho cominciato un viaggio meraviglioso, molto impegnativo, ma vissuto con entusiasmo e convinzione di potercela fare. Cominciando a lasciare "cadere le foglie dal mio albero" come cadono le foglie vere in autunno, senza opporre resistenza e facendo attenzione all'importanza delle parole che escono dalla nostra bocca e da come le pronunciamo, il mio cuore ha cominciato a nutrirsi di semi nuovi e con l'aiuto di qualche seduta "del piano armonico" ho preso fiducia in me stesso per i risultati raggiunti in pochi mesi. Una nuova conoscenza mi apparteneva e faceva venire a galla una forza interiore come un soffio di vento che mi spinge a volermi bene. Settimana dopo settimana, sentivo dentro il cuore e avvertivo nel fisico nuovi germogli di fiducia in me stesso, di pace, germogli che profumavano di rinascita interiore, consapevolezza che si poteva ritornare a vivere senza rabbia. Così la fatica di mettermi a nudo, la fatica di andare a Torino, pesava molto meno e ogni mio viaggio per tornare a casa era immerso nella pace del cuore, in una leggerezza che da troppo tempo non gustavo. Ritornare a dormire sonni profondi e mangiare senza divorare cibo, erano tutti modi di rinascere a me stesso diverse volte tutti i giorni. Questo mi permetteva di desiderare l'incontro successivo e vivere con meno stress. La stanchezza psicofisica diminuiva di settimana in settimana e di fronte alle ricadute dell'uomo vecchio, suonavano campanelli d'allarme, nuovi amici interiori che mi aiutavano a riprendere la rotta desiderata. Dopo circa 3 mesi e mezzo cominciai le sedute di ipnosi, che hanno rafforzato una nuova conoscenza di me stesso avendo scoperto chi sono in una maggiore armonia personale, tra mente e corpo, migliore equilibrio con me stesso e con gli altri. Un grande e sincero grazie al Dott. Comello che con la sua dolce e forte attitudine al bene mi ha accompagnato e mi accompagna ad essere Uomo nella vita quotidiana.
R. 51
ANSIA E INSICUREZZA, Un percorso d’Amore verso me stesso
Ho iniziato il mio percorso nello studio del Dott. Comello da ormai un anno. Con uno sguardo rivolto al mio passato noto un sensibile ragazzo di 25 anni testardo ed ambizioso, ma ancora inconsapevole di quando fossero determinanti le sue capacità al fine di raggiungere i suoi obiettivi personali. Erano troppe le ansie e i pensieri di autosabotaggio; rappresentazioni dei frutti di un’infanzia passata in solitudine e di un’adolescenza attanagliata dal crudele giudizio dei coetanei. La stima che riponevo in me stesso era del tutto inesistente. Durante la prima età adulta arrivarono le conseguenze: la bulimia nervosa, l’ansia sociale e i primi problemi di un giovane uomo che, alle prese con il mondo del lavoro e con le scelte universitarie, stentava a prendere le redini della propria vita. Dopo un primo percorso con una stimata e conosciuta psicoterapeuta per risolvere il problema della bulimia, vengo da lei indirizzato verso il Dott. Comello per provare un efficace strumento terapeutico quale l’ipnosi. Questo si è rivelato, per me, come una sorta di catarsi interiore; accompagnato dal Dottore sono stato in grado di raggiungere ed ottenere progressivamente uno stato di integrità interiore che è scaturita in una tranquillità emotiva che non assaporavo più da quando ero bambino. Ora per me non è più così determinante il giudizio degli altri; il peso del passato e l’apprensione per il futuro sono decisamente meno gravosi. Con il susseguirsi degli incontri col Dottore sono stato in grado di riuscire ad essere più presente a me stesso. L’ansia e le tanto limitanti insicurezze non mi accompagnano più. Insomma è successo, sono riuscito a raccogliere quei tanto agognati frutti, a partire da quei piccoli semi che il Dottore mi ha aiutato a seminare. Posso affermare, senza dubbio alcuno, che averlo incontrato mi abbia letteralmente migliorato la qualità di vita. Rivolgo al Dottor Comello un sincero ringraziamento per avermi accompagnato verso un percorso di amore verso me stesso.
S. 26
SESSUALITA’ DI COPPIA, UN NUOVO INIZIO
Io e il mio compagno ci siamo rivolti al Dott. Comello per risolvere un problema legato alla nostra sessualità di coppia, infatti a causa di questo disagio ci stavamo allontanando senza riuscire ad affrontare la situazione e preferendo evitare l’argomento. Finalmente dopo qualche anno decidiamo di rivolgerci al Dott. Comello, il quale con la competenza, professionalità e delicatezza che lo contraddistinguono ci ha proposto un percorso condiviso di riavvicinamento e di risoluzione. Abbiamo iniziato con degli incontri singoli e di coppia, in cui abbiamo esposto i nostri disagi e, grazie al Dott. Comello e all'iniezione di fiducia in noi stessi che ci ha saputo trasmettere, abbiamo capito le loro origini e le possibili soluzioni. Per una parte del percorso, abbiamo abbinato delle sedute di piano armonico a delle sedute di psicoanalisi. Successivamente abbiamo iniziato con le sedute di ipnosi che ora stiamo terminando. Nelle varie fasi di questo percorso abbiamo iniziato un bellissimo riavvicinamento di coppia sia emotivo, sia sessuale, che ci ha resi una coppia forte e consapevole dei sentimenti che la lega, ma prima di tutto ha portato ognuno di noi ad essere delle persone nuove, più sicure, più motivate nel voler raggiungere gli obiettivi della vita e molto più serene. Finalmente ci siamo guardati dentro, abbiamo visto le nostre fragilità, le nostre paure, ma soprattutto le nostre potenzialità e i nostri sentimenti, quelli veri. Certo, non è stato facile mettersi a nudo, ma tutto ciò è stato necessario per rinascere come persone e come coppia. Ora che stiamo arrivando alla fine di un percorso, durato circa 10 mesi, non posso che ringraziare il Dott. Comello per averci accompagnato e guidato in questa fase così delicata e importante della nostra storia e della nostra vita e per averci aiutato ad arrivare ad un nuovo inizio. GRAZIE.
S. 44
CIO’ CHE COMPRENDI, PRENDI CON TE, HA IL POTERE DI TRASFORMARTI
A seguito di un evento inaspettato, per la prima volta in vita mia ho reagito in modo per me incomprensibile. Era proprio come se fosse la testa di un altro a pensare al posto mio e questa cosa mi ha lasciato perplesso. Molto perplesso. Ho pensato di incontrare qualcuno che mi potesse aiutare a capire, ma la parola “psicologo” l’ho sempre letta con sospetto se non fastidio e quindi mi sono riscoperto alquanto titubante. Poi però ho pensato che se uno ha un problema ai denti va dal dentista, se ha un problema ad un piede va da un ortopedico e quindi se avevo, o pensavo di avere, un problema alla mente dovevo andare proprio da uno psicologo. Già, ma da chi? Ho cercato su Internet e mi sono imbattuto nel sito del Dottor Walter Comello. Ho letto la sua biografia, studiato il suo sito, per mezzo di alcuni video ho ascoltato la sua voce e alla fine l’ho guardato in faccia. Ecco, penso di averlo scelto perché mi è sembrata una persona buona. Semplicemente. Ad oggi, dopo pochi incontri concentrati in poco tempo causa partenza per i miei viaggi di lavoro, posso dire che il Dott. Walter Comello non ha risolto il mio problema. Esatto, non ha risolto il mio problema. Fortunatamente ha fatto molto di più: mi ha dato gli strumenti necessari per comprenderlo, affrontarlo e risolverlo. Non è la vita che determina sconfitte o perdite, ma il modo in cui uno pensa e reagisce. Tu sei ciò che pensi e quindi come agisci. Alla fine questa è la chiave di tutto. Belle parole certo, ma che, almeno nel mio caso, ho compreso davvero solo dopo aver incontrato il Dott. Walter Comello. Un rimpianto però mi è rimasto: avrei dovuto conoscerlo prima.
I. 48
DEPRESSIONE: UNA METAMORFOSI, DA BRUCO A FARFALLA
E’ difficile far comprendere a chi ora sta leggendo la mia testimonianza quanta sofferenza dell’anima si possa provare in alcuni momenti della vita, un dolore quello dell’anima, sordo, profondo ed in alcuni casi altamente distruttivo, che ti consuma giorno dopo giorno. Mi sentivo come se un enorme buco nero mi stesse inghiottendo in una dimensione fatta di dolore, rabbia, frustrazione, profonda solitudine, silenzi e sensi di colpa che ti svuotano nel profondo. Tutte queste emozioni ti portano lentamente alla morte, sì perché, per quanto sbagliato possa essere, quello era il mio unico pensiero: “la morte” come unica soluzione alle mie sofferenze emotive. Circa due anni fa, a causa di un forte affaticamento lavorativo, unito ad un contesto familiare sofferto e difficile, entrai in uno stato di profonda depressione e la mia vita divenne un inferno. Passavo le mie giornate piangendo, nulla colmava quel vuoto e consolava quella sofferenza dell’anima, se non l’amore sentito per i miei figli che mi teneva in qualche modo ancorata alla vita. I mesi passavano e i rapporti con i miei familiari si facevano sempre più difficili, io stavo sempre peggio ed il rapporto con mio marito precipitò. A livello lavorativo non ero più in grado di interagire con i colleghi, non riuscivo a lavorare in maniera lucida e serena, la mia mente era offuscata da pensieri negativi ed altamente nocivi per la mia persona. Avevo perso in qualche modo la capacità di vedere la vita da una giusta prospettiva, tutto era pesante e non riuscivo a dare il giusto peso alle cose, vivevo sempre più una sorta di distacco dalla realtà. Su consiglio di una persona fidata ebbi la forza di rivolgermi ad una psicologa, sperando che, in qualche modo, questa figura professionale potesse aiutarmi ad uscire da quello stato di depressione acuta. Non fu così però, poiché dopo circa otto mesi di psicoterapia intensa non percepii alcun beneficio, anzi continuai a peggiorare. A quel punto il mio medico curante mi indirizzò da uno specialista differente: lo psichiatra. Contattai, quindi, quest’ulteriore figura medica che, come unica strada possibile per farmi stare meglio, consigliò una terapia basata sull'assunzione di psicofarmaci molto potenti, che non mi avrebbero comunque portata ad una guarigione definitiva, bensì ad una convivenza con il “mio star male” alleviato, forse, solo dai medicinali. Contro il parere del mio medico curante decisi, nonostante il mio malessere, di non assumere alcun farmaco, scelta per me in quel momento molto difficile. Un mattino poi, mentre mi trovavo al lavoro, venni a conoscenza casualmente di una conferenza sull’ipnosi tenuta dal Dott. Comello e, incuriosita dall'evento, decisi di parteciparvi. Rimasi molto colpita da quello che il Dott. Comello spiegò sull’ipnosi durante il convegno, pensai da subito che in qualche modo quel percorso avrebbe potuto aiutarmi e fissai quindi un primo appuntamento. Questa tecnica medica attraverso sedute d’ipnosi ti porta a vivere momenti di estremo benessere e quiete, gli occhi lentamente si chiudono, dietro le parole pacate e rassicuranti pronunciate dal Dott. Comello che ti accompagnano per tutta la durata della seduta, parole che poi rimangono impresse nella tua mente "lì e fuori di lì". Accedi ad uno stato più o meno profondo della tua coscienza dove percepisci un senso di pace indescrivibile, tutto il tuo dolore sembra svanire improvvisamente. Non vi è mai perdita di consapevolezza, anzi sei sempre vigile e cosciente su tutto ciò che accade attorno a te: suoni, rumori, sensazioni. Le settimane passano e grazie all’aiuto del Dott. Comello e alle sedute mi sento sempre meglio, la mia mente è più lucida e libera dai cattivi pensieri, voglia di vivere, fare, ridere e scherzare sono tutte emozioni che entrano pian piano a far parte della mia esistenza. Finalmente libera dal dolore e libera di ricominciare a vivere. Ogni giorno che passa acquisto sempre più energia, sicurezza in me stessa e una nuova vitalità, un'esplosione di emozioni dentro la mia anima; la mia mente si apre e comincio a vedere la vita da una diversa prospettiva. Tutte le mie paure, le mie ansie, tutto quel dolore e quell’angoscia prendono una forma nuova, diversa e sono sempre più un ricordo lontano. Un'esperienza veramente particolare questa dell'ipnosi, che vivo ormai da tre mesi circa e che grazie al Dott. Comello sta cambiando per sempre la mia vita. Proseguo ancora il percorso con grande entusiasmo e serenità, queste sedute d’ipnosi mi fanno sentire sempre meglio. Una nuova vita comincia, la mia anima ora è libera di poter volare. “Non c’è nulla in un bruco che ti dica che sta per diventare una farfalla”. Un ringraziamento al Dott. Walter Comello, persona straordinaria e di grande sensibilità.
B. 47
9 anni fa sono guarita dall'endometriosi
Sono una donna di quarant’anni guarita definitivamente da una malattia chiamata endometriosi per tutti i medici ginecologi definita inguaribile. Arrivai dal Dottor Comello nel 2009 in un periodo terribile della mia vita, devastata sia fisicamente che mentalmente a causa dei continui interventi chirurgici che io dovevo affrontare ogni sei mesi all’incirca per asportare cisti emorragiche endometriosiche in torsione che mettevano a rischio la mia stessa vita. Mi diagnosticarono questa malattia nel 2008, la ricordo come una morsa di dolore immesso che mi impediva, durante il periodo premestruale, di avere una vita normale. Non avevo la forza di alzarmi dal letto perché non riuscivo a camminare dai dolori che provavo nel basso ventre, ero sempre stanca, dovevo assentarmi dal lavoro ogni mese. Questa malattia oltre a crearmi cisti emorragiche dovute a follicoli ormonali non espulsi durante il normale ciclo mestruale, faceva sì che i miei organi quali utero, vescica e intestino si appiccicassero l’uno all’altro e di conseguenza il medico chirurgo ginecologo doveva intervenire chirurgicamente per separarli. Ero disperata, a 31 anni non sapevo più come fare, era un incubo senza fine, le avevo provate tutte dalla menopausa forzata ai vari tentativi di fecondazione assistita perché l’unico modo per alleviare questo inferno era bloccare l’attività ormonale. Arrivai in studio con tutti i referti medici comprensivi di ecografie che evidenziavano per l’ennesima volta una ciste emorragica (sarebbe stata la quarta da esportare in un anno e mezzo). Mi affidai completamente al Dottor Comello, non avevo mai sentito parlare di questo tipo di cura “IPNOSI”, ma ero così disperata che le avrei provate tutte pur di riuscire a non provare più quel dolore. Iniziai le sedute per due volte alla settimana e il mese successivo durante il periodo premestruale i dolori erano spariti. Non volevo crederci; aspettai 6 mesi prima di andare a farmi fare un ecografia di controllo. L’esito dell’esame fu sbalorditivo, la ciste si era dimezzata, ma lo fu ancora di più dopo 12 mesi dall’inizio della terapia ipnotica poiché non vi era più traccia né di cisti né di quella mostruosa malattia. Lo stesso ginecologo non riusciva a crederci. Non ho mai più sofferto di quei dolori e ad oggi è come se quella malattia non l’avessi mai avuta; esami medici lo confermano. Grazie all’ipnosi io sono rinata.
F. 40
SALVE, IO SONO L’ANSIA!
Inizio con il dire che l’ansia è stata una compagna indesiderata di alcuni momenti della mia vita, all’inizio, soprattutto in giovane età, ancora non sapevo come si chiamasse ma lei si presentava sotto varie forme rendendomi spesso la vita difficile. Un esame, un problema di lavoro o di famiglia ed ecco che lei si presentava: “salve io sono l’ansia”. Nel 2012 a seguito di accertamenti clinici dovuti ad uno stato di salute non proprio ottimale, mi fu diagnosticato l’ipertiroidismo. Tachicardia, ipersudorazione, impossibilità di stare in ambienti caldi ecc. erano diventati la norma. Finalmente dopo aver trovato medici e cure adatte il problema è andato pian piano regredendo fino alla completa risoluzione. Questa situazione di malessere, perdurata per alcuni anni, mi aveva lasciato addosso innumerevoli paure che sommate al mio stato di ansia già preesistente, mi rendeva difficilissimo svolgere le normali attività quotidiane. Anche semplicemente accompagnare i figli a scuola era diventata un’impresa, appena realizzavo di essere da solo con loro, i battiti del cuore iniziavano a salire anche fino a 180 al minuto e spesso dovevo desistere e tornare indietro. Quando era ora di pranzo sentivo che avevo bisogno di mangiare, ma il mio stomaco faceva fatica a digerire il cibo. Un’amica di famiglia ci parlò della sua esperienza con il Dott. Comello e l’ipnosi, decisi che valeva la pena provare. Ad inizio agosto telefonai per un appuntamento ed a settembre iniziai la terapia, devo dire con un poco di scetticismo, ma anche con tanta speranza di risolvere il mio problema. Già dalle prime sedute provai una piacevole sensazione di tranquillità e di leggerezza che mi accompagnava nelle ore e nei giorni successivi. Nel frattempo ebbi modo di assistere ad una delle conferenze organizzate dal Dott. Comello durante la quale ex pazienti raccontavano la propria esperienza e di come erano riusciti attraverso l’ipnosi a riappropriarsi delle loro vite, esperienze vere di gente che ce l’aveva fatta e quindi la domanda che mi posi fu: se l’ipnosi ha funzionato con loro perchè non dovrebbe funzionare anche con me? Dopo alcuni mesi di terapia la mia vita è decisamente cambiata, sono tornato a fare le cose di tutti i giorni con serenità e maggior determinazione. Ho preso di nuovo in mano la mia vita e chiuso un periodo decisamente buio.
A.F. 56
CONFUSIONE, INCUBI ED EMICRANIA: UNA CHIAVE PER VIVERE
Mi sono rivolta alle cure del Dottor Comello invitata insistentemente da mio marito, ero sicurissima di non aver bisogno di aiuto e non mi accorgevo assolutamente di vivere in stato di costante prostrazione fisica e psichica; correvo ininterrottamente da quando mi alzavo la mattina a quando tornavo a letto, il più delle volte non ricordavo di aver cenato o pranzato, per esserne sicura controllavo la pulizia dei denti davanti allo specchio poiché non percepivo alcun senso di sazietà. Le nevralgie e il mal di testa duravano anche giorni, giorno e notte e non se ne andavano. Un giorno ho superato di tre volte le dosi di Toradol consentite, altre volte andavo giù di Tachidol e altri farmaci… senza risultati!! In molte occasioni mi è successo di dovermi fermare per strada perché non sapevo che giorno era e cosa dovevo fare, oppure sbagliavo sede lavorativa e invertivo i giorni della settimana, non sapevo proprio dire che giorno della settimana fosse, entravo in panetteria e con vergogna lo chiedevo alla commessa, senza poi farmi più vedere in quel negozio. Non ero più capace di andare al supermercato quando c’era gente, mi sentivo soffocare: il problema era chiaramente gravissimo perché il frigorifero con tre figli che crescono è sempre vuoto!! Mi ingegnavo con rapidissime incursioni all’apertura, quando ancora non c’era nessuno, andavo a colpo sicuro e scappavo via con il necessario per pranzo, cena e il pranzo successivo. È andata avanti così per mesi e mesi. Il sonno era profondo, ma non ristoratore, non mi svegliavo mai riposata, di frequente le mie notti erano popolate da inquietanti sogni degni dei film dell’orrore – nonostante non ne abbia mai guardati per paura, inoltre non guardo mai la televisione e se leggo qualche orrore riportato nelle cronache dei giornali, interrompo la lettura perché non sono in grado di sostenere la notizia - tutti uguali, anche se con qualche variante. Ero sempre io la responsabile di qualche uccisione e del conseguente occultamento di cadaveri di bambine imbavagliate, che la polizia cercava in casa o in giardino scavando nella terra. Durante il sogno mi svegliavo piangendo, sapendo di essere “sporca”, di “essermi sporcata” con quei crimini, ma con la consapevolezza di non aver potuto fare altrimenti, insomma mi giustificavo ma non ricordavo perché, né come avevo agito. Durante la settimana, invece, non mi capacitavo di quelle immagini orribili, cruente e incredibilmente reali che mi tornavano in mente a sprazzi; era davvero disgustoso. Così prevalevano la vergogna e l’imbarazzo, un groviglio di sentimenti che non mi permetteva di raccontare il contenuto dei sogni a nessuno, al massimo qualche stralcio a mio marito o al mio omeopata. Sono riuscita a raccontarli al Dott. Comello e insieme abbiamo capito chi erano in realtà quelle bambine. Mi ha spiegato che non ero pazza e non stavo affatto impazzendo. In quei lunghissimi mesi io e mio marito ci siamo occupati di accompagnare i nostri genitori verso l’ultimo viaggio, mio papà e mia suocera a casa con le cure palliative, mio suocero con un aggravamento delle capacità cognitive rapidissimo; erano ancora giovani, con cuori forti ed affetti radicati, inutile specificare lo strazio a cui abbiamo assistito impotenti, allo stesso tempo portavamo avanti i rispettivi lavori e ci occupavamo di tre ragazzi adolescenti: troppo, tutto troppo pesante. In quattro mesi e mezzo sono mancati, uno dopo l’altro, tre funerali, poi all’improvviso il buio, il niente della morte, vuoto totale. Tra poche settimane sarà passato un anno dall’ultimo funerale, tempo durante il quale ho cominciato a muovere i primi passi da sola, senza supporti. Il Dott. Comello ha fotografato la mia mano mentre buttavo via, nel grande vaso di cristallo dello studio, il puf di cortisone e il Bentelan, senza i quali non mi muovevo mai da casa. Con lui ho capito che non mi servivano per respirare o per evitare di soffocare per assenza di ossigeno. A volte il mal di testa torna, anche se non così forte; ne indago la causa, che in effetti c’è sempre e dopo poco scompare da solo, senza usare farmaci. Dormo di nuovo bene, anche se spesso ho paura di sognare; i miei sonni sono vuoti, leggeri e non ne ricordo il contenuto. Tutto sembra che passi e vada via piano piano, in quiete, serenamente, come le acque che scorrono lente e pacifiche sotto al ponte che porta in via Po, nello studio del Dottore. È un posto che aiuta a capirsi, a ritrovarsi, a trovare te stesso che a furia di correre hai dimenticato da qualche parte e hai troppo tralasciato non prendendotene più cura. L’acqua del fiume mi è passata dentro e mi ha rigenerata e cullata dolcemente. Per raggiungere lo studio mi è successo di attraversare il ponte con il fiume in piena, enorme, marrone, pauroso, a volte addirittura il ponte è stato chiuso al traffico; raggiungevo lo studio turbata e in ritardo e il Dottore diceva che era sempre la stessa storia, un po’ d’acqua in più e tutti ad agitarsi, anche il mio papà mi diceva sempre di stare serena, che l’acqua andava sempre in giù. Così mi sono affidata a questo grande fiume e al Dottor Comello. Non dico di non aver più bisogno del Dottore, spesso lo ripenso con affetto soprattutto per la pazienza durante le fasi della terapia in cui non collaboravo affatto; ho però la consapevolezza di aver ricevuto da lui gli strumenti per capire cosa stava succedendo, ha creato una chiave solo per me e me l’ha lasciata, io riesco ad usarla per capire, migliorarmi, crescere, volermi bene e volerne ancora di più a chi mi sta intorno. Questo è tanto, tantissimo. Grazie Dottore.
E. 46