Sovrappeso e obesità
sovrappeso e obesità
L’obesità e il sovrappeso sono caratterizzati da un eccesso di tessuto adiposo. Entrambe rappresentano una condizione medica in quanto il grasso corporeo in eccesso ha un effetto negativo sulla salute. Tali condizioni predispongono all’insorgenza di numerose patologie croniche tre le quali i disturbi cardiovascolari (infarto, ictus, malattie del cuore), il diabete, le malattie del fegato o colecisti, alcuni tipi di cancro e complicanze osteoarticolari, riducendo notevolmente l’aspettativa di vita.
Gli effetti collaterali di alcuni psicofarmaci contribuiscono allo sviluppo dell’obesità, e questa può essere un fattore di rischio per lo sviluppo di alcuni disturbi mentali (ad esempio, disturbi depressivi).
Epidemiologia
L’Italia è ai livelli più bassi in Europa per l’obesità degli adulti, ma la quota di obesi è in crescita: sono 4 milioni e 700 mila le persone adulte obese in Italia, con un incremento di circa il 9% rispetto ai primi anni del 2000. La percentuale di persone obese o in sovrappeso, dai 18 anni in su, è del 44,1% (ISTAT, 2014).
Clinica
L’eccesso di grasso corporeo porta allo sviluppo a breve e a medio-lungo termine di una sintomatologia che può avere diversi livelli di gravità. Le persone obese presentano spesso stanchezza e affaticamento durante il giorno, affanno anche durante uno sforzo minimo, disturbi del sonno (tra questi: il russare; apnee notturne ecc.), dolori alla schiena e alle articolazioni, una sudorazione eccessiva e un senso di calore costante. Si può ritrovare, inoltre, una bassa autostima, una limitazione della propria vita sociale e depressione.
Eziologia e fisiopatogenesi
Una gamma di fattori genetici, fisiologici, comportamentali e ambientali, che variano tra gli individui, contribuisce allo sviluppo dell’obesità e del sovrappeso. Le abitudini alimenatri caratterizzate da un eccessivo rapporto calorico e la sedentarietà costituiscono le cause principali di questa condizione. Oltre a ciò, si ritrovano cause organiche quali ipotiroidismo, ereditarietà, ecc.
Criteri diagnostici
Il parametro più utilizzato per definire il grado di sovrappeso o obesità è l’indice di massa corporea (IMC) o body mass index (BMI), che si calcola dividendo il peso (in kg) per la statura (in metri) elevata a quadrato. A seconda del valore ICM, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce le seguenti classi di peso:
- IMC tra 18,5 e 24,99: normopeso;
- IMC tra 25 e 29,99: sovrappeso;
- IMC tra 30 e 34,99: obesità classe 1;
- IMC tra 35 e 39,99: obesità classe 2;
- IMC > 40: obesità classe 3.
Altri parametri utilizzati sono: la misurazione della circonferenza della vita (un valore negli uomini ≥ 94 e nelle donne ≥ 80 è associato ad un aumento di rischio per la salute) e la rilevazione delle pliche cutanee (tricipitale, bicipitale,sottoscapolare, sovrailiaca).
Principi di trattamento
Dato che, come abbiamo detto, una vasta gamma di fattori contribuisce allo sviluppo e al mantenimento del sovrappeso e dell’obesità, il trattamento dovrà essere indirizzato a più aspetti. Un primo aspetto è la modificazione dello stile di vita, ossia intervenire sugli aspetti nutrizionali attraverso la prescrizione di una dieta e aumentare i livelli di attività fisica. Inoltre, spesso è necessario affiancare a questi interventi anche un trattamento psicologico-psicoterapeutico (ipnositerapia, terapia cognitivo comportamentale, ecc.) per aiutare a raggiungere l’obiettivo della perdita di peso e il mantenimento a lungo termine del peso raggiunto. L’intervento può focalizzarsi sulla gestione dello stress, delle emozioni disfunzionali, sull’interrompere il legame tra cibo e ricerca di gratificazione, oltre che per affrontare altri aspetti correlati al sovrappeso-obesità (quali bassa autostima, depressione, ecc.).
Con quei pazienti che presentano forme di obesità grave o complicazioni mediche legate all’obesità si può ricorrere alla chirurgia bariatrica (chirurgia dell’obesità).
Indicazioni cliniche
Nel caso dell’obesità e del sovrappeso, affiancare ad una dieta l’ipnosi-terapia, aumenta la compliance della persona nel seguire la dieta e nella scelta di un regime alimentare più sano. Inoltre, il miglioramento dell’immagine corporea e l’aumentata consapevolezza e stima di sé portano a una migliore qualità di vita.
L’ipnosi potenzia le motivazioni al cambiamento, depotenziando i condizionamenti esperenziali e aiutando la ristrutturazione di una nuova e diversa immagine corporea.
Tecniche ipnotiche
L’ipnoterapia può utilizzare tecniche per rafforzare l’Io, il processo decisionale, la gestione dello stress, il rilassamento e aumentare la motivazione. Ci si può avvalere di una strategia di ristrutturazione cognitiva per aiutare le persone a utilizzare la dissociazione ipnotica al fine di separare il desiderio di mangiare dall’impulso ad agire il desiderio. L’obiettivo può essere riformulato non nei termini di combattere il desiderio di alcuni alimenti, ma piuttosto di proteggere il corpo e di mangiare rispettandolo. Il desiderio di mangiare alcuni alimenti è quindi confrontato con l’impegno a proteggere il corpo. L’impulso non viene negato o combattuto ma piuttosto assunto sotto una più ampia linea di principio. La ristrutturazione delle convinzioni aiuta le persone ad assumere un nuovo punto di vista ossia quello di mangiare in relazione alla cura del loro corpo e sembra essere un intervento efficace per il controllo del peso (Barabasz, Spiegel, 1989).
Risultati clinici
Gli studi recenti mostrano che l’ipnoterapia, in combinazione con un corretto esercizio fisico e una giusta alimentazione, può migliorare la riduzione del peso e aiutare a mantenerlo nel tempo. In sintesi, si è visto che:
- l’ipnoterapia è efficace nella riduzione del peso quando viene usata in combinazione con la terapia cognitivo comportamentale;
- programmi di ipnoterapia efficaci consistono generalmente di sei-otto o più sessioni di ipnoterapia di gruppo o individuale;
- in studi di confronto tra un gruppo di controllo e un gruppo di ipnoterapia, il gruppo sottoposta a ipnoterapia ha perso più peso e l’effetto si è mantenuto più a lungo nel tempo;
- l’ipnoterapia ha aiutato le persone a correggere convinzioni e associazioni errate sul cibo e le ha aiutate a ottenere il controllo sul mangiare;
- in uno studio comparativo tra la terapia comportamentale e l’ipnoterapia, entrambi i gruppi di partecipanti hanno mostrato gli stessi risultati al termine dello studio. Al follow-up a otto mesi e dopo due anni, però, solo il gruppo sottoposto a ipnoterapia ha continuato a perdere peso;
- a differenza di molti programmi che si concentrano solo sulla dieta e sull’esercizio fisico, l’ipnoterapia può includere suggerimenti per rafforzare l’Io, il processo decisionale, la gestione dello stress, il rilassamento, aumentare la motivazione: elementi questi che sono utili nella gestione del peso (Pearson, 2007).
Una revisione sistematica (Pittler, Ernst, 2005) ha valutato le evidenze di terapie complementari (agopuntura, digitopressione, integratori alimentari, omeopatia e ipnoterapia) per la riduzione del peso corporeo e ha trovato che il peso delle prove non convince abbastanza da suggerirne l’efficacia fatta eccezione per l’ipnoterapia, l’Ephedra sinica e altri integratori alimentari contenenti efedrina, anche se sono stati identificati effetti modesti rispetto al placebo.
Controindicazioni, precauzioni e profilo di sicurezza
La letteratura scientifica non sembra riportare dati che indichino controindicazioni dell’uso nel trattamento del sovrappeso e dell’obesità. Tuttavia, vi è un’associazione forte tra l’obesità e una serie di disturbi mentali (ad esempio, disturbi depressivi, disturbi bipolari, schizofrenia). Inoltre, gli effetti collaterali di alcuni farmaci psicotropi forniscono un importante contributo allo sviluppo dell’obesità. L’obesità può essere, infine, un fattore di rischio per lo sviluppo di alcuni disturbi mentali (come i disturbi depressivi). Questi aspetti devono essere attentamente indagati prima di procedere all’intervento.
Considerazioni conclusive sull’ipnosi nel sovrappeso e nell'obesità
Livello di efficacia dell’ipnosi (evidence based): buono, pur in assenza di un numero adeguato di studi controllati e meta-analisi. L’ipnosi potenzia, inoltre, le terapie più convenzionali che contemplano la dieta e l’esercizio fisico.