No Profit
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Ho sempre creduto nell'importanza di dedicare il proprio tempo a dare un contributo al mondo che ci circonda e a chi ne ha bisogno, senza retoriche.
Credo che la qualità della vita dipenda dalla qualità dei pensieri e che questi facciano bene alla salute del corpo e della mente e per questo convenga occuparsene. Credo nell'impegno per le cose in cui si crede, credo nell'importanza di condividere valori, credo nel fare le cose insieme, credo che ciò che abbiamo in comune ci unisca e ciò che ci differenzia è stimolo. Credo in una società dove la competizione sana è spendere le proprie risorse per fare meglio e non per fare contro. Credo che il denaro non sia l'unità di misura del proprio valore, credo che il valore delle persone sia nella consapevolezza del fare, del saper trasformare i sogni in desideri e poi istinto all'azione. Credo nel valore delle parole, di cui mi curo e che nel riconoscimento di questo valore ci sia la differenza tra gli uomini. Credo che si debbano comunicare buoni modelli perchè lo siano e che si debba spiegare come si possa essere cattivi modelli per non legittimarsi ad assomigliare a quelli. Credo che si debba credere a qualcosa di sacro, che prima che pensare che stia altrove, può avere dimora in noi.
Qui di seguito una parte del mio impegno di questi anni.
Qui di seguito Associazioni che ho nel tempo fondato e condotto e accomunate dagli stessi principi, condivisi nel tempo con tanti coraggiosi e fantastici amici.
Psychè Association
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Ecosystems onlus
Le crescenti minacce all’ecosistema mondiale impongono di mettere a punto una nuova sensibilità: la capacità di riconoscere la rete nascosta di relazioni, sottilmente interconnessa tra le attività umane e i sistemi della natura. Questa apertura a nuove possibilità, deve sfociare in un risveglio collettivo di coscienza, una trasformazione delle nostre percezioni e idee fondamentali; porterà a cambiamenti nelle scelte economiche, politiche e sociali, come conseguenza delle azioni e nei comportamenti individuali, realizzando nuovi stili di vita.
Ecosystems onlus Nasce come movimento internazionale in risposta al bisogno sempre più impellente di organizzare ed intraprendere iniziative capaci di entrare in contatto con nuovi bisogni economici e sociali, in un’attenta governance delle politiche ambientali. Si occupa di scienza della sostenibilità. A tal fine ha scelto questa struttura giuridica per la determinata volontà di esprimere i più importanti e accreditati risultati della ricerca, producendo comunicazione ed azioni nella più assoluta imparzialità e riservandosi di modificare la propria posizione in ragione di eventuali e auspicabili nuovi contributi scientifici. Accoglie e coordina con specifici piani di comunicazione arcipelaghi di associazioni e movimenti che a questi fini si ispirano e ne condividono gli obiettivi nel rigore scientifico della sua offerta. Promuove la cultura e l’educazione ambientale nei confronti dell’individuo, nell’auto-responsabilizzazione e nell’evoluzione a nuovi stili di vita, dove siano riconsiderati i valori quantitativi, senza rinunce e incrementando quelli qualitativi. Sostiene le imprese attraverso gli strumenti della ricerca, nell’orientare i nuovi processi di cambiamento strategico ed economico e nel porre in rete tali risorse ai fini di risultati innovativi non più improntati al business as usual, ma etico e consapevole. Unisce volontari finalizzati allo svolgimento di attività di cooperazione e in coordinamento internazionale con sedi operative sul territorio. Condivide strategie, metodologie, strumenti, reti di professionisti, ricercatori e attivisti per influire ed essere determinante nei processi decisionali, nelle scelte politiche, economiche e sociali, a tutela della salute e della qualità della vita, di oggi e di domani. Ecosystems onlus è: the voice and the arm of the environmental science
Bachelard scriveva che ognuno è il nome che porta con sé. Il nome è identità. Ecosystems onlus non poteva avere un nome diverso. Un ecosistema è un insieme di diversità che diventano unità per circostanza, per bisogno, per scelta, per fede. Gli ecosistemi non sono però a loro volta sistemi isolati, ma sono cellule di un sistema più ampio, la biosfera. Il plurale è d’obbligo. Ecosystems onlus opera contemporaneamente su piani orizzontali e verticali, non sceglie mission monotematiche ma opera, come è necessario, su obiettivi diversi la cui soluzione necessita di sinergiche azioni. Così come i grandi temi eco-ambientali necessitano di essere analizzati su piani multidisciplinari, dalla scienza, dall’economia, dalla politica e dal sociale, le soluzioni dipendono da scelte parallele su aspetti diversi del problema. La multidisciplinarità dell’intervento non è della scienza, ma delle scienze, non è dell’economia ma delle differenti economie, non è della politica ma delle politiche, non è del sociale ma di quella variegata moltitudine di culture del pianeta, della storia e della vita di ogni individuo. I cambiamenti che ci aspettiamo dipendono da come sapremo positivamente influire nella vita e in modo più specifico di quanto molti non si rendano conto, in quella di ciascuno di noi. Uno scienziato, un economista, un politico e ogni uomo è un uomo, con una sua storia da cui derivano cultura, stili di vita, abitudini, convinzioni e azioni. Ecosystems onlus ha scelto come pay off NATIONS FOR ACTION, ancora una volta un plurale a indicare diversità in grado di unirsi in un’unica azione.
WOODROW CLARK WALTER COMELLO
Premio Nobel per la Pace 2007 Presidente Ecosystems onlus
Sembra evidente che la sola consapevolezza del pericolo biofisico che sta coinvolgendo la nostra civiltà sia insufficiente a stimolare i cambiamenti necessari per evitare il collasso. Occorre una comprensione più amplia del modo in cui le culture si identifichino, il che sottolinea l’urgenza da parte della società globale di concentrarsi sulla necessità di una rivoluzione culturale (da “State of the world 2010” Worldwatch Institute).
con unicef
Un rapporto iniziato nel 2008 con alcune persone speciali e poi sviluppatosi nel tempo con un impegno personale a sostegno di una causa importante dove è difficile restare indifferenti allo sguardo dei bambini del mondo.
Imprenditori in difficoltà
CONSULENZA GRATUITA, IL MIO CONTRIBUTO IN UN MOMENTO DIFFICILE
Nel 2013 in Italia hanno chiuso in media 54 imprese ogni giorno, due ogni ora. Il costo della crisi non è elevato solo a livello economico ma comporta una serie di preoccupanti conseguenze anche a livello psicologico. Le ricerche degli ultimi due anni mostrano come, al crescere del numero dei senza lavoro, si registri un aumento dei suicidi e delle diagnosi di depressione, ma anche di casi di ansia, paura del futuro, bassa autostima, vergogna. Perché perdere il lavoro mette gravemente a rischio la propria identità. Nel 2012 sono state più di 70 le persone che in Italia, sull'orlo del fallimento a causa della crisi economica e schiacciate dai debiti, hanno deciso di togliersi la vita. Una media di quasi 6 suicidi al mese. La maggior parte dei suicidi si è registrata nel nord e a uccidersi sono soprattutto imprenditori; la crisi ha portato alla luce un disagio economico che ha colpito e colpisce le piccole imprese e di conseguenza i piccoli imprenditori che, in alcuni casi, trovano nel suicidio l’espressione estrema di reazione alla crisi finanziaria.
L’andamento attuale dell’economia e il repentino e instabile cambiamento delle contingenze politiche conducono le persone a ridefinirsi e a dover affrontare scelte impegnative anche nelle fasi di vita più mature. E mentre il posto fisso diventa sempre più un’utopia, il passaggio da una condizione lavorativa ad un’altra, la disoccupazione o persino la chiusura della propria azienda, portano di fronte agli occhi di tutti il fantasma dell’ignoto e la conseguente necessità di riprogettazione del sé. Tutto ciò che le persone avevano raggiunto viene messo in discussione e la perdita di stabilità economica viene ad essere spesso devastante. Se siamo diventati più consapevoli dello sviluppo evolutivo delle persone e dunque siamo più abituati a considerarne i cambiamenti cognitivi, emotivi, comportamentali e sociali, non siamo abbastanza pronti a gestire le transizioni lavorative, l’interruzione di carriera, le condizioni di mobilità e la perdita del proprio progetto di vita. L'opinione pubblica tende a concentrarsi quasi esclusivamente sul fenomeno dei dipendenti disoccupati, non considerando invece tutti quegli imprenditori che lottano ogni giorno per non far chiudere la propria azienda. L'impatto derivante dalla cessazione dell'attività aziendale ha quindi ripercussioni a più livelli: personale, familiare, collettivo e sociale che deve provvedere a costi sempre più ingenti. Il fallimento di un imprenditore non è solo economico, spesso viene vissuto da queste persone come un fallimento personale caratterizzato da sensi di colpa dovuti ad una incapacità a gestire la situazione, perdita di status, senso di impotenza ed oppressione che, in casi estremi, possono sfociare in disturbi del comportamento, aggressività e suicidio. Queste circostanze possono essere accentuate dalla mancanza di sostegno, flessibilità e tutela da parte di amministrazioni e istituti di credito che aumentano il senso di solitudine, oppressione, impotenza e disperazione degli imprenditori.
Alla luce di tutto questo, occorre intervenire e combattere l’emergenza occupazionale e il disorientamento individuale sempre più dilaganti attraverso la diffusione di una cultura di accompagnamento e sostegno alla persona. Se da un lato le opportunità lavorative diminuiscono, dall’altro diventa necessario operare secondo un’ottica preventiva e globale agendo su quei fattori individuali che, se trascurati, possono portare a conseguenze drammatiche. Negli ultimi anni si è registrato un aumento degli sportelli psicologici gestiti dagli enti locali, soprattutto nelle province del Nord, dedicati al sostegno di persone con problemi legati al lavoro e alla crisi economica, quasi inesistenste è il sostegno previsto per la figura dell'imprenditore, soggetto fortemente a rischio per le maggiori responsabilità e fondamentale per la soluzione economico-occupazionale.
Aiutare un imprenditore è aiutare con lui molte persone, aiutare un imprenditore è aiutare la sua famiglia e, con la sua, molte famiglie. Un dovere sociale e civile, etica della vita, che non soltanto può essere delegato alle Istituzioni, ma richiede scelte e disponibilità personali di una società sana.
Per quanto sopra, sono disponibile a dare il mio contributo per PER GLI IMPRENDITORI IN DIFFICOLTA',
ogni lunedì, dalle ore 15, presso il mio studio in Via Po 50, a Torino.
Per gli interessati e per appuntamenti: tel. 011/8129758. Ovviamente, gli incontri non comporteranno alcun costo.
IL PROGRAMMA E'SOSPESO DAL 1° SETTEMBRE 2016 PER LASCIARE SPAZIO AD UNA NUOVA EMERGENZA.
A PARTIRE DALLA SEGUENTE DATA LO STUDIO OFFRIRA' LA PROPRIA CONSULENZA AI SOPRAVVISSUTI DEL TERREMOTO IN ITALIA CENTRALE.
GLI IMPRENDITORI CHE STANNO GIA' SEGUENDO IL PROGRAMMA PORTERANNO A TERMINE IL PROPRIO PERCORSO TERAPEUTICO.
OLTREBOSCO. IL LUOGO CHE CERCAVO
OLTREBOSCO
è un'Associazione di Promozione Sociale che si occupa di valorizzazione del territorio.
Le sue iniziative, in sinergia con istituzioni e associazioni locali,
hanno lo scopo di promuovere il rispetto dell'ambiente, la cultura,
la conoscenza delle tradizioni e i prodotti locali. www.oltrebosco.com
ORFANOTROFIO Raoul Follereau in Benin
testo in preparazione